La nomenclatura delle cartelle e dei file assume un ruolo molto importante. Nominarli correttamente permette a tutti i colleghi di navigare velocemente all'interno delle alberature trovando le cartelle e i file di lavoro (documenti, asset, ecc.) di cui necessitano.
Il nome di un file caricato su un server condiviso (iCloud o Google Drive) deve seguire la struttura qui sotto:
[ attività ] . [ nomeprogetto | sottoprogetto ] . [ nomecliente ] . [ oggetto.dettaglio (breakpoint) ] . [ versione ] . [ persona ] . [ estensione ]
<aside> 📌 Ad esempio: interviste.nuovapiattaforma.abccompany.transcriptutente.03.01.paolo.pdf
</aside>
Nel caso in cui fosse necessario, inserisci la data all'inizio, segnando: anno.mese.giorno.
[ anno ] . [ mese] . [ giorno ] . [ attività ] . [ nomeprogetto - sottoprogetto ] . [ nomecliente ] . [ oggetto.dettaglio (breakpoint) ] . [ versione ] . [ persona ] . [ estensione ]
<aside> 📌 Ad esempio: 2021.03.01.interviste.nuovapiattaforma.abccompany.transcriptutente.03.01.michela.pdf
</aside>
In Google Drive le cartelle principali vengono create su richiesta di GM, SD o DD, secondo particolari regole e strutture. Le cartelle principali, una volta create, contengono già alcune cartelle standard. Qualora fosse necessario creare cartelle ulteriori, ecco alcune linee guida:
nome cartella --> per cartelle che contengono materiale propedeutico al progetto indipendentemente dalla fase (es. font/materiale condiviso dal cliente, loghi, asset)
XX**.nome attività** --> per le cartelle che devono essere ordinate, usando un numero progressivo a due cifre