Con mentoring intendiamo un metodo di trasferimento delle competenze basato su una relazione formale o informale, uno a uno, tra una persona con più esperienza (di solito senior, chiamata mentor) e una persona con meno esperienza (di solito junior, chiamata mentee).
Il mentoring in Sketchin si pratica attraverso la costruzione di un rapporto che ha come obiettivo la crescita personale e professionale guidata, in cui il mentor, che agisce come guida, offre volontariamente le proprie competenze e le trasmette al mentee, attraverso il dialogo e il lavoro spalla a spalla.
Crediamo nel mentore come figura di riferimento essenziale nei nostri percorsi di formazione interna. Per ciascuna delle nostre linee (Design, People, Business, etc) esistono delle figure mentore nelle quali i mentee possono riporre la propria fiducia.
Guidati dal Chief Design Officer, gli Executive Design Director hanno delle deleghe di design operation specifiche e sono il riferimento per i Design Director in formazione e, a chiamata, sono a disposizione anche dei Director di ruolo quando necessitano di confronto o supporto.
I Designer possono rivolgersi al loro Design Director di riferimento sul progetto, mentre i mentori dei Praticanti sono i Lead Designer del team. Ciascun team può avere una o più figure di Lead Designer che rappresentano il punto di riferimento interno al team per dubbi, perplessità e approfondimenti operativi inerenti il progetto.
Chief Design Officer ⬇️ Executive Design Directors ⬇️ Design Director / Lead Designer / Designer ⬇️ Praticante
Il tutoring è un supporto di apprendimento individuale per persone in stage o praticantato, solitamente fornito da una persona riconosciuta come particolarmente esperta, in possesso di una profonda conoscenza o competenza su un alcuni temi.
Il tutor in Sketchin è una persona che assume temporaneamente il ruolo di aiuto e tutela verso una o più persone con un percorso accademico compatibile, ma poche esperienze professionali su precise aree disciplinari o competenze specifiche.
Il tutor opera trascorrendo alcune ore su una base concordata (giornaliera, settimanale o mensile) con la persona assistita (tutee) per trasferire la propria esperienza attraverso un’alternanza ponderata di momenti di confronto e di momenti di autonoma sperimentazione.